
La Magia è Arte?
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Uno dei motivi per cui c’è stata una pausa nella pubblicazione degli articoli del blog è stata … una perdita d’acqua nei magazzini di SoloPerMaghi che ci ha obbligato a spostare tutta la nostra biblioteca magica, creando non pochi problemi logistici!
Passato il periodo critico, nel riordinare la grande mole di volumi, sono incappato in un libretto piccolo piccolo. Il titolo è “Arte Magica”. Non si tratta del volume sulla storia della magia di Silvan, bensì delle note di conferenza di un altro “grande” della magia: Vito Lupo.
Nelle pagine vengono affrontati alcuni argomenti teorici (riguardanti essenzialmente il mimo e la pantomima nei numeri di magia) ed un paio di effetti, ma quello che più mi ha colpito è l’introduzione di Sam H. Sharpe (altro mito della magia).
Sharpe si interroga su “cos’è l’arte”, su “l’arte per incantare” e soprattutto se la magia si possa considerare un’arte.
Naturalmente Sharpe dà torto a chi sostiene che la magia non sia un’arte, solo perché utilizza dei trucchi. Chi pensa ciò confonde il fine con i mezzi!
In realtà non credo sia mai stato scritto un qualcosa di veramente significativo sulla magia vista come arte. Forse perché sarebbe impossibile!
In fondo in qualsiasi campo artistico “l’opera d’arte” viene solo descritta, esaminata, studiata dopo essere stata creata.
Non esiste un trattato su “come creare l’opera d’arte perfetta”!
Anche nei testi di “teoria magica” si affrontano più le tecniche relative all’artigianato dello spettacolo che altro.
Sicuramente l’arte dipende essenzialmente dalle emozioni che l’artista riesce a trasmettere col suo operato e dalla sensibilità del pubblico che lo guarda.
Quello che noi studiamo (giochi, tecniche, tempi scenici, presentazioni) sono a mio avviso come colori, pennelli, tela e tecnica di un pittore.
L’arte è altro ancora: nasce da esperienze, sentimenti, emozioni che l’artista riesce a comunicare (con le sue tecniche) al proprio pubblico…
...Quando il mago riesce a “dimenticare e far dimenticare” i propri trucchi e a incantare il pubblico per regalare momenti di autentica magia … ecco allora, forse, si avvicina un po’ a quella che possiamo chiamare arte!
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Se vuoi saperne di più di Sam H. Sharpe clicca qui